Ero in Giappone, in una città di mare piena di strade surreali e metafisiche. Vi si svolgevano le Olimpiadi internazionali. E come prima gara avevano vinto tre samurai. Erano così saliti sul podio più alto della premiazione che era stato costruito sulla collina più alta della città.
Erano solo loro tre sul podio, al primo posto. Gli altri due podii erano vuoti perchè ancora si dovevano svolgere le gare.
Io ero lì pieno di quadri da vendere, ma non ne avevo venduto nessuno. Anzi ne avevo perso uno, che raffigurava una ragazza bionda imbronciata. E così mi ero messo alla ricerca di questo quadro che non trovavo da nessuna parte, nemmeno sotto i ponti strani e incredibili di quella città.
Poi sono tornato all'albergo e con mia somma sorpresa il mio quadro era lì. Non lo volevo vendere, il mio quadro di una ragazza bionda con gli occhi neri, che o sorrideva o era sempre imbronciata.
I tre samurai erano sempre lì, sul podio più alto della città, erano stati loro a essere premiati per primi in tutta l'Olimpiade, e si godevano il momento restando quanto più era possibile su quel posto altissimo sulla collina. Io dalla finestra del mio albergo li potevo vedere ancora molto bene.
GIUSEPPE D'AMBROSIO

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