sabato 10 novembre 2012

FESTINO ORRIPILANTE CON BELLISSIMA DONNA

    Era una stanza piena di mobili antichi, con quadri con soggetti marini, divani di pellicce pregiati, sedie di legno prezioso, tavoli  larghi di scrittori famosi. Al centro della stanza c'era una donna bellissima vestita molto eroticamente e tutti intorno parlavano fitti fitti e mangiavano allo stesso tempo come dei porci, spaghetti aglio e olio e peperoncini, e maccheroni col sugo alla puttanesca, molto piccante.
    Io non sapevo che fare in quell'ambientino lì, se cuccare la tipa o urlare a tutta quella gente impicciona e volgare di smetterla con tutto quel casino della miseria che stavano combinando.
    GNAM, GNAM, GNAM. BLA, BLA, BLA.
    "Si vede che questo è il nuovo sport nazionale", ho pensato. "Sbafare e blaterare allo stesso tempo. Vince chi più s'ingrippa e chi la spara più grossa".
    Io volevo cuccare la tipa, e allora nè mangiavo nè parlavo. Ma d'altronde tentare un qualsiasi approccio a quella stanga di bellezza era davvero impossibile in quel bailamme della malora.
    Allora non mi è venuto altro da fare che mettermi a stare male. Minchia, la situazione non è migliorata per niente. Mi è venuta una rabbia che davvero avevo voglia di cominciare a menare le mani a dritta e a manca, e a far fuori le teste di quegli assurdi minchioni a come veniva veniva. Avevo pure freddo e volevo mettermi una maglia di lana, ma non avevo tempo di cercarla perchè non volevo assolutamente perdere di vista la stanga supersonica di cotanta bellezza. Alla fine mi son deciso e mi son messo più tranquillo. Avrei cominciato a colpire con una mazza di legno massiccio quei loschi figuri che mi scombinavano i miei piani di normale uomo cacciatore di donne...
   Quando all'improvviso ho sentito degli strani scricchiolii tutt'intorno, i mobili antichi han cominciato a venir meno e a sbriciolarsi sotto i nostri occhi, i quadri a cadere giù dalle pareti, i divani a disfarsi, le sedie a spaccarsi, i tavoli a cadere giù sulle loro stesse gambe tarlatissime, gli spaghetti si son rivoltosamente trasformati in orribili vermi, i maccheroni in grossi ratti orripilanti, e tutte quelle persone importune si sono trasformate di botto in cadaveri incartapecoriti e han cominciato a cadere giù come pupazzi senza vita.
    Io mi son spaventato di brutto e ho subito pensato a salvar la pelle in tutto quello sfacelo mortale improvviso. Ma pure volevo salvare quella bellissima donna. Ma... la bellissima donna si era abbracciata a un vecchione malato e cadente, mi sembrava nientemeno che un Dio, ma privo della sua divinità, e così allora aveva solo le sembianze di una carogna qualsiasi. E ho visto che tirava fuori una pistola e faceva fuoco verso di me.
    Io mi son buttato a terra, e strisciando ho guadagnato l'uscita da quell'inferno...
    Fuori pioveva a dirotto, e io continuavo ad aver freddo. Ma almeno ora avevo tempo di cercarmi il mio maglione di lana, che mi ricordavo che dovevo pur avercelo da qualche parte in casa... 
    Fuori pioveva come in un diluvio universale...  

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