sabato 10 novembre 2012

LA POLITICA VIGLIACCA DEI PICCOLI PASSI

    Ho saputo in questi giorni che ti sei fatto un amante vecchiaccio, così vecchio che sembra tuo nonno. Ti vedo sorpresa. Sai comunque che io ho i miei buoni informatori, per cui stai pure tranquilla che verrò a sapere tutto della tua storiaccia prima o poi, più prima che poi. Ma d'altronde mi sono proprio rasserenato l'anima a sapere tutto questo. Se avevo qualche dubbio ora è stato fugato. Ora tutto quello che è successo tra noi è molto più chiaro. Sì, sì, l'informatore è un tipo della Stasi tedesca del dopoguerra, uno che sa davvero il fatto suo. Ha pure la macchina fotografica per fare ritratti ai tuoi piccioni, quelli che ti cagano sulla terrazza. Non preoccuparti non le diffonderò a chi di dovere. Dopotutto io son davvero un signor nessuno, e passo invisibile da tutti i passi cittadini, senza bisogno di tessere o di abbonamenti strani. L'inesistenza esistenziale ha i suoi bravi vantaggi pure. Sì, sì, ora dirai che non eri tu, che mi hanno raccontato male, che dopotutto non sono affari miei, e via di questo passo. Non importa, sarà quel che sarà...
    Viviamo tutti in un grande manicomio di gente molto normale, questa è la verità. E allora è proprio per questo motivo che in definitiva la facciamo tutti franca.  Quindi non c'è proprio bisogno di prendersela tanto a male. Andrò avanti, come al solito, con la mia politica vigliacca dei piccoli passi. So con chi sei, cosa fai, come lo fai e perchè. Quindi sono molto tranquillo, davvero determinato a non buttarmi nel naviglio. Fai pure quello che vuoi, io saprò cavarmela. Ora sono a Nuova Dheli che guido la lambretta in mezzo a un mare di vacche, nessuno mi ha fatto la multa, e ho preso una camera in una pensione molto equivoca, il portiere mi ha detto che mi farà arrivare una sorpresa davvero bellissima verso mezzanotte, al prezzo stracciato di appena 150 rupie, mi sembra davvero un buon affare. Altrimenti domani quando la ragazza che mi ha telefonato perchè vuole comprare da me un libro molto raro di Franco Fortini arriverà sul mio portone di casa, la violenterò sulle scale e mi farò passare la paranoia.
    Credimi, mi fa molto piacere sapere che ti sei sistemata e che sei riuscita ad avere anche la pensione di vecchiaia, anche se per interposta persona, fattispecie il tuo nuovo amante tipo mummia egiziana ancora imballata nel suo sarcofago originale. Complimenti, hai fatto davvero un buon affare. Ti sei proprio sistemata per le feste.
    Il tuo amore per me si vede che l'hai buttato per aria come una nuvola di coriandoli per allegria di carnevale, spero di cuore che ti sia almeno divertita. Ora spero che il divertimento tocchi a me, quando ne saprò ancora di molto belle sul tuo conto dal mio fedele e efficientissimo agente della Stasi tedesca, tipo anni non troppo lontani del dopoguerra.
    Questo romanzo mi è davvero utile per far luce sulla cantina oscura della mia incomprensibile follia. La Psicoanalista vuol dire che ci aveva visto proprio giusto a definirti mantide religiosa. Quello che mi scoccia di lei sono i suoi onorari, ma è anche bella e allora si fa perdonare un pò tutto. E' davvero una brava maga e mi ha azzeccato la mia mano dei tarocchi. Pazzo, Appeso e Papessa usurpatrice. Io uomo nulla a nuotare nella polvere, ma questa carta mi sa che la devono ancora inventare.
    Ti penso sempre, e come al solito spero di venirti a trovare ancora in sogno. Ti amo ancora e per questo prendo due volte a settimana lo sciroppo di Freud... Ma è una medicina per niente utile a salvarmi dalla mia perfetta insignificanza di autentico signor nessuno...

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