Mi sono svegliato e il mio letto era su un marciapiede di una strada molto affollata e con un traffico di auto del diavolo.
La gente mi passava attorno e non mi badava minimamente. Allora io mi sono alzato e ho cercato le mie scarpe sotto il letto che miracolosamente erano ancora là. Mi sono vestito e ho rassettato il letto, ho messo a posto le coperte e mi sono guardato intorno. Nessuno badava a me.
Allora con noncuranza mi sono allontanato, ma c'erano un nugolo di balconi e di verande che mi impedivano di accedere alla strada dove volevo andare, una strada di paese polverosa e secondaria. E così saltando le verande mi sono ritrovato in una casa non mia.
"Ehi, vedi un pò cosa vuole quel tipo là", ha detto un tizio a sua moglie.
Quella mi ha guardato e ha detto:
"E cosa vuoi che possa volere? Vorrà qualcosa da mangiare".
"No, no. Ho solo sbagliato strada. Scavalcando verande per errore son arrivato qua", ho detto io con stizza.
Così ho subito riscavalcato la loro veranda e ho guadagnato in fretta, superando ancora un altro balcone, la mia strada polverosa e secondaria di paese.

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