C'era lì, in quella piazza, lo studio del vecchio pittore di Acquaviva Peruz Romanskij, e lui praticamente prendeva i nostri quadri e li rifaceva alla sua maniera. Aveva un mio quadro davvero grosso e mi dispiaceva che lui lo rifacesse sfalsando tutti i miei colori. Era tutto viola con piccoli sprazzi di giallo. Era firmato Soldato Rock. Così mi sforzo almeno di mandarlo a memoria. Così almeno me lo ricorderò.
C'era in quella piazzetta Gerardo Girolimoni e Icaro il Poeta, e altri ancora. Mi dovevano tutti dei soldi.
"Te, Gerardo, mi devi 300 euro ormai sono 3 anni. Ma quando minchia hai intenzione di restituirmeli?", gli dico.
Ma quello niente, cerca in maniera fraudolenta addirittura di svignarsela. Allora io gli sono addosso e lo meno. Lui si divincola e scappa.
"Maledetto tirchiazzo! Che tu possa fallire! Tu e quella cazzo di casa editrice che hai! Quanto m'hai rubato!", gli grido dietro.
Quello se ne scappa e dietro di lui tutti quelli che mi devono dei soldi.
Passa proprio in quel momento una processione con un santo di Acquaviva. Io affronto l'intera processione e grido:
"Siete tutti ladri! Tutti quanti! Avete capito? Sì o no?"
Quelli si mettono ad ascoltarmi e abbandonano la processione e fanno ala tutti intorno a me. Sembra proprio che mi diano ragione.
"Ascoltate bene: siete tutti quanti una gran massa di ladri! Nessuno escluso!", urlo loro.
"Bene! Bravo! E' proprio così! Hai proprio ragione!", mi gridano a loro volta.
"Questi se ne sono rincoglioniti tutti", penso con raccapriccio.
Ma qualcuno ha ucciso il gatto del vecchio pittore di Acquaviva, e io vado a soccorrerlo. E' proprio un bel gatto ma gli han tirato fuori due pance. Io lo ricompongo, ma mi accorgo che non ne avrà per molto. E' vivo ma sta per morire. Lo raccolgo e gli rimetto dentro le sue due pance. Poi lo porto a casa del vecchio pittore, ma non c'è. Metto il gatto in una cassa, la cassa fa fatica ad aprirsi. Apro e vedo che dentro c'è un gran tesoro, monete d'oro a bizzeffe. Io adagio metto dentro il gatto e me ne vado via.
"Andate un pò tutti quanti all'inferno!", dico a tutti quelli della processione che intanto, non avendo niente da fare, si erano messi a seguirmi...


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