lunedì 21 ottobre 2013

LA MIRA COL CAMPANILE


     Me ne stavo in paese e in cielo c'erano stormi e stormi di uccelli in attesa di migrare. Intanto si tenevano in esercizio volando intorno al paese. C'erano lì tanti miei amici cacciatori che hanno cominciato a sparare per farsi una bella cena gustosa con 4 soldi. Ma sparavano e sparavano e non centravano nulla, perchè gli uccelli se la svignavano alla chetichella per tutto il cielo.
     Alla fine è venuto Tonio Montenegro che ha detto: "Ora vi faccio vedere io come si spara a un uccello senza essere visti".
    E così se n'è andato sotto un campanile in campagna e di là alzando a perpendicolo il suo fucile ha sparato a una anitra davvero grossa che proprio in quel momento stava volando alto nel bel cielo della campagna.
    L'anitra è stata colpita in pieno. E poi piano piano è planata giù in larghi giri. Si vedeva che era stata colpita e che per lei non c'era più niente da fare.
    Tonio ha detto: "Avete visto? Non si spara mai nel mucchio. Ma se ne prende di mira solo una e solo a quella si spara prendendo con molta cura l'incastro del fucile con la sua prevedibile direzione".
   Comunque aveva preso benissimo la mira aiutandosi con la perpendicolare diritta del campanile.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO 

giovedì 3 ottobre 2013

LADRI DI DONNE



    Ero in casa e sentivo armeggiare dietro la porta, come uno sfregamento di bottoni di cappotto sul muro.
    Ho pensato: "Son fuori casa, è difficile che mi entrino dentro".
    Naturalmente ho subito capito che erano dei ladri con intenzioni molto cattive. E così mi sono alzato e sono andato in corridoio, sentivo le voci troppo alte di tono per essere ancora di fuori.
    Sono uscito in corridoio e li ho trovati lì, due energumeni di stazza molto alta e imponente che stavano entrando nella stanza della mia fidanzata bionda.
    "Ehi, ehi, dove credete di andare?", ho detto loro e subito mi sono fiondato in cucina ad aggrinfiare un coltello molto affilato e lungo. Mi sono sorpreso che non me l'abbiano impedito. Ho preso il coltello e minacciandoli a muso duro li ho messi alla porta. Se avessi avuto una pistola avrei premuto il grilletto dietro le loro calcagna.
    "Mi volevano rubare la donna sti bastardi, altro che le scatolette di tonno", mi son detto.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

LA NAVE SULLA COLLINA




    Una nave entrò in porto e poi andò a sistemarsi su una collina. Era lì anche Alda che cercava una sistemazione per la sera e così tra tanti aveva scelto me. Gli altri le andavano dietro ma lei era a casa che voleva passare la notte.
    Un bambino volteggiava tra i balconi come un acrobata e io avevo paura per lui, ma con bravura lui sempre atterrava con maestria a terra.
    "Quella nave fa davvero impressione, tutta arrampicata lì sulla collina, i suoi marinai sono anche dei perfetti montanari, proprio come devono essere i poeti. Per mare e per terra c'è sempre la grande poesia", disse Alda.
    Anche casa mia era sulla collina e aveva un grande balcone, e lì è venuta Alda.
     Per cena volle 3 uova sode, con un pò di sale.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO