giovedì 21 marzo 2013

IL VETRAIO

    Me ne stavo nel cortile di casa di via Pecci. Dopo un pò me ne vado nel portone. Lì se ne stava un mastro vetraio a cambiare il vetro della grossa porta, su una scala molto alta.
    "Perchè non sei venuto? Vedi che c'è l'operaio a lavorare.", mi dice mia madre Antonietta.
    "Perchè non mi hai chiamato", dico io, come per scusarmi.
   Lei voleva compagnia in presenza dell'estraneo, ma io non me ne ero accorto.
G DA 

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