Mi accompagnavano in macchina per le varie chiese di Capri. Ce ne stavano davvero tante e in ognuna ci recavamo per visitarla e ammirarla. Lungo un tratto abbastanza fuori mano ce ne erano due e io entro nella prima. La navata era grande e spaziosa e pure molto buia. Su un altare laterale mi accorgo che sotto una madonna bizantina c'è pure la riproduzione della madonna di Costantinopoli del mio paese. E anche dell'altro suo santo patrono Sant'Eustachio. Tutto è illuminato dalle fioche luci di 4 o 5 candele votive.
"Ehi, ma qui c'è pure la madonna di Acquaviva! Come ha potuto arrivare fin qui?", chiedo a chi mi accompagna.
"Bah, l'avrà portata qualche devoto del tuo paese", dice quello.
"Oppure l'ha portata qualche devoto di Capri", dico io.
"Può essere", dice lui.
Usciamo. Fuori c'è un'altra chiesa da visitare, proprio vicino alla riva del mare. Ma io son proprio sazio, son troppo contento di aver trovato traccia del mio paese fino a Capri.
Comunque è già sera.
Allora prendiamo la macchina e risaliamo verso casa.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

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