C'era un uomo grasso che si arrampicava su un muro di una strada della vecchia Roma. Non so chi mai l'avesse mandato lì, ma era chiaro che rischiava la pelle a ogni minimo movimento.
"Ora casca", ho pensato io con grande paura per lui.
E infatti, cercando di superare un cornicione, l'uomo grasso perde l'equilibrio e cade rovinosamente giù, con un tonfo sordo, sul marciapiede.
Tutti si precipitano a soccorrerlo, e arriva una macchina per portarlo all'ospedale. Ma è troppo grosso e allora lo mettono sul sedile anteriore ma non possono chiudere lo sportello, e così la macchina si muove con l'uomo mezzo sporgente fuori.
Io mi avvicino e vedo che è ancora vivo, ma messo molto male, respira a fatica e ha degli strani spilloni penzolanti un pò dappertutto.
Là vicino arriva pure una bella ragazza con delle strane calze a fiori.
"Sono la sua attrice", dice. "Senza di me non può andare da nessuna parte".
Ma in macchina non c'è posto perchè l'uomo grasso occupa tutto lo spazio.
Allora arriva il regista e dice alla ragazza:
"Te ti pago io, e la scena non è ancora finita. Sei la mia modella favorita, e senza di te manco questo assurdo film su Roma ci sarebbe. Dai, che poi ti offro una cioccolata calda".
La macchina va, l'uomo grasso è messo molto male e ormai non capisce più niente.

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