mercoledì 23 gennaio 2013

TRADUCENDO UN GIORNO UNA POESIA DI EMILY DICKINSON

    Ero nella Casa dei Morti di via Lodovico il Moro, le finestre erano aperte e c'era un gran sole, sul mio tavolo erano squadernati dei grossi libroni delle poesie di Emily Dickinson. Stavo traducendo una bella poesia che cominciava così:
    "Sul davanzale tragicamente sbocciava un asfodelo...".
    Solo che non riuscivo a trovare l'originale in inglese. Il mio tavolo era troppo ingombro. Allora ho fatto un pò di spazio e ho trovato il grosso librone degli originali. E lì io poi proseguivo nel mio lavoro...
    "I miei migliori amici son quelli ai quali mai dissi una parola..."
    Ma i miei grossi vocabolari erano invece pieni di fuoco come vulcani di tutte le mie parole inutili dette ai miliardi di miei amici inesistenti...

Nessun commento:

Posta un commento