martedì 9 luglio 2013

L'UOVO

    Alla fine la psicoanalista mi ha detto di riassumere in una sola parola tutto il costrutto della mia vita, come in una foto simbolica dell'intero panorama della mia psicosi. Mi aveva detto una volta Killing che questo tipo di domande, da parte di una psicologa qualsiasi, ti possono pure portarti a odiare il tuo prossimo per sempre per tutto il resto della tua vita. Ma io ho capito subito che dovevo rispondere, e anche abbastanza in fretta, altrimenti tutto avrebbe perso valore. Non ammettevo poi l'idea di passare per un cretino così grosso che non riesce a trovare una sola parola quando, chiunque sia, gliela chiede. La faccenda era che non sapevo neppure io cosa diavolo avrei mai risposto. E questo non era mica un dettaglio di poco conto.
    Così mi buttai a capofitto e anche a rischio di essere preso per un perfetto paranoico dissi d'istinto: "Uovo".
    Per poco non scoppiai a ridere quando lo dissi, ma feci in tempo a trattenermi. Perchè davvero la cosa era molto ridicola e anche il senso della mia risposta mi faceva ridere non poco.
    Allora ho guardato dritto in faccia la doc e in effetti mi è sembrata alquanto contenta di quel che avevo risposto. Mi sembrava in linea con ciò che lei si aspettava, per chissà quali oscure leggi della psicoanalisi, e pure in qualche modo contenta delle risultanze positive, a quel che mi sembrava di capire, del suo lavoro con me e con se stessa.
    Io me ne stavo tranquillo ad aspettare cosa lei avrebbe detto poi, forse a commento della mia sparata, certo non ovvia. Dopotutto stavo bene e così, del resto, chi se ne fregava?
     Oppure?
      Lei, come c'era da aspettarselo, non commentò affatto. Si limitò a dire che la recita era lecita. Io invece dopo nell' "uovo" ci lessi il sesso, il cibo, la natura e il futuro, e così con me stesso almeno fui molto soddisfatto della mia risposta, che avevo dato d'istinto, senza pensarci su più di un paio di secondi, che come tempo mi sembrava pure abbastanza soddisfacente.
    La faccenda della recita poi non l'avevo capita, nè mi interessava appurare oltre i voli pindarici, a volte letteralmente assurdi, che fanno gli psicoanalisti.
   Ma lei fu sorpresa a vedermi infine così tranquillo. Gli psicoanalisti ti preferiscono per vizio di professione sempre un pò pieno di dubbi e di dilemmi.
    Di tutto questo era consapevole la doc?
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
    

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