domenica 28 ottobre 2012

APPARIZIONE IMPROVVISA

    Pioveva sui Navigli e la gente correva senza ombrelli su e giù per i locali a cercar vino, whisky o, meglio ancora, ragazze da mettere sotto pressa.
    La sveglia della basilica s'è messa a suonare e un pò tutti si sono scossi in allarme. Si era tutti in una gran festa di carattere cosmico. Lune, galassie, costellazioni, comete, buchi neri, tutti a girare in tondo in maniera forsennata cercando di dimenticare la tecnologia moderna dei cervelloni demiurghi universali e gli angusti limiti di una metropoli tutto sommato abbastanza provincialotta e parecchio lontana dalle alte sfere direzionali.
    Killing era nelle vicinanze con due sue sconosciute attricette, ben messe in servizio e parecchio appariscenti. Il lavoro andava non c'è male e avevano tutti i tavoli prenotati per l'intera serata.
    Io me ne stavo da solo come al solito, e la cosa non mi dava oltremodo fastidio, anzi. Aspettavo anch'io la mia attricetta di quarta categoria di turno serale per farmi il mio visibilio di birra bionda e campari rosso, quasi necessario per lavar via le cattive scene del solito inconscio scassamarroni e dell'onnipresente super-io perennemente incazzato. Paranoia a volume basso, corrente a 220 e lampadine accese. In attesa della trasmissione della foto porno sulla radio  psichiatrica notturna...
    Giovani perduti nella corrente...
    Killing se ne andava in giro con la sua fuoriserie francese a rimorchiare quanti più gonzi per il suo locale, io lo guardavo nel suo tran-tran e me ne fregavo alcunchè... Pensando, chissà perchè, ogni tanto a Marilyn Monroe... in quel film che aspetta la corriera con un vistoso e bellissimo vestito verde...
    Pioveva sempre sui Navigli e la tristezza aumentava proprio di troppo... E io mi stavo rassegnando ormai al mio ruolo di navigatore solitario nel pieno oceano dei pensieri neri...
    Ascoltavo la radio dei matti e me ne stavo bello zitto... 
    A un tratto mi sei apparsa davanti, sulla strada, sotto la pioggia, naturalmente senza ombrello e senza cappello, eri bellissima tutta fradicia d'acqua, con la tua solita alterigia di superfiga... in cerca di vittime da sacrificare sull'altare dell'amore, del sesso, del nulla...
    Io son saltato sulla sedia per la sorpresa, lo spavento, lo stupore... E immediatamente mi sono fiondato dietro di te... Tu non ti sei accorta minimamente di me... nè poteva essere altrimenti, visti i nostri ultimi trascorsi... Ho stretto il braccio a Killing, in una mossa di complicità, in quel momento ne avevo assolutamente bisogno, e son schizzato... Brontolando tra i denti chissà quale bestemmia primordiale... Maledizioni indicibili, quasi sicuramente... Killing s'è quasi rappreso nella maschera del suo teschio, ma ha fatto in tempo a farmi il suo solito sogghigno... 
    Andavi lenta sotto la pioggia come una vera satanassa... Davi rapide occhiate nei locali ma scorrevi dopo subito oltre... Io rallentavo e accelleravo al tuo ritmo di cammino, come d'altronde ho sempre fatto con te... 
    A un tratto ti sei bloccata davanti a un localaccio di malaffare vicino il Pont de Ferr, e senza un'attimo di esitazione ti sei sparata dentro. Chissà chi ti aveva attratta con così tanta foranza...
  

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