C'è un capo su di me ma non so chi cazzo sia. Mi fa sempre domande che non capisco. Gli dò sempre risposte da stupido. Lui scrive relazioni su di me in più alto loco. Mi vogliono fregare lo so, ma non gliela dò ancora vinta. Non mi arrenderò mai, lo so. Combatterò sempre con tutta la forza della mia stessa ottusità. Mille ne sa la volpe ma solo una e buona il riccio: chiudersi in sè e offrire agli altri tutti gli aculei appuntiti della sua disperazione.
Il capo ha il suo scranno di principale tutto occupato di carte che mi riguardano, e di cui io ignoro completamente il contenuto. Qualcuno mi studia, qualcuno mi spia, qualcuno mi calunnia. Tutti poi vanno a riferire a questo capo di merda. Non che sia un uomo cattivo, ma mi può schiacciare se gliene viene la voglia. Così lo odio. Non mi va che qualcuno possa disporre della mia vita a suo piacimento come può fare lui. Se potessi l'ammazzerei senza problemi. Ma poi penso che lo sostituirebbero in un secondo e allora sarei punto e a capo, senza risolvere il mio problema.
Mi osservano da tutte le direzioni, in tutte le circostanze, per tutte le questioni. Se ne stanno, non visti, dietro specchi falsi e mi fotografano in continuazione. Fanno rapporti in continuazione al capo, che poi a sua volta riferisce tutto in più alto loco.
Ora per esempio ho una macchia di unto sulla mia maglia, son certo che è già partito un rapporto dettagliato per lui, il capo. Di che macchia si tratta, quanto è grossa, se puzza o meno, se posso sporcare qualche altro con la mia condotta di sporcaccione ecc. ecc. ...
Tutti osservano tutti e tutti fanno rapporto al capo.
Io non so chi è questo cazzo di capo che mi ritrovo sulle spalle, ma intanto lui mi accusa di tutto: se piove, se nevica, se cade il governo, se la macchina non parte, se il treno non è in orario, se ritarda il cameriere, se sua moglie lo tradisce, se suo figlio va male a scuola, se il film faceva schifo...
Io naturalmente non ne so nulla di nulla ma sono qui in dispensa, a disposizione, a fare il capro espiatorio all'occorrenza...
Io invece stamattina ho ordinato un caffè al bar, il barista me l'ha dato e nella tazza non c'era niente... Non ho avuto il coraggio di incolpare nessuno. Son sicuro che sul tavolo del capo è arrivato un rapporto che io stamattina non ho bevuto il caffè e che la colpa era mia mica del cameriere, che forse è una spia pure lui e mi ha fatto uno scherzo, oppure è un alienato a tal punto che quando fa un caffè si scorda perfino di mettercelo dentro...

Nessun commento:
Posta un commento