Lo so che sei lì e che fremi di sapere le mie nuove, ma non c'è niente di nuovo sul fronte degli undergrounds, nè gelati fritti cinesi, nè rotture di ritrovamenti fortuiti in sotterranea. La pasta è vecchia almeno di un paio di mesi e il telefono tace che è un piacere. Si condividono i giorni con un mare di ragnatele nere dove ragni pazientissimi sono in attesa come noi di tutto quel che può arrivare, anche una pace firmata in bianco nel deserto dei Tartari.
Io dopotutto non sono altro che un pop anonimo che segue tutti i cani strani di strada con un che di morboso in testa. Ma se la posta è sempre bollente, i messaggi invece sono molto insulsi.
Lasciam perdere la vista sul paesaggio altrimenti ci arriva una depressione post romanzo d'amore.
Quel che ti chiedo con un cuore sanguinante in mano che in effetti non so di chi sia, se mio o di chissà quale altro pazzo che forse si chiama come me, è di farti vedere di faccia almeno nel mio libro, perchè se ti volessi altrimenti so di pretendere davvero troppo.
Ben venga la tua filosofia, ma che almeno ci sia un gabbiano in mezzo a tutte queste nuvole nere che non promettono niente di buono.
Qualcuno che dice di aver studiato molto e di essere davvero esperta nel settore dice che è a caccia del mio inconscio, ma io per dir la verità ho dei seri dubbi che esista, ma anche chi cerca Dio anche se non lo trova qualche altra cosa interessante son sicuro che la ramazza. Così credo la mia Psiko. Comunque la birra che offre è buona e ha la migliore pettinatura mai vista sulla piazza dei vari signor Freud e consorti.
Io come al solito seguo sempre la parola, ma mi sembra anche di essere un perfetto idiota. Tu comunque non spargere troppo la voce, le mie vere intimità, come tu ben sai, sono in ben altre parti che non nella mia mente così sconclusionata.
Un mio amico pittore si è inventato ben 100 eteronimi e con quelli dice che si sente più libero. Io invece penso che per diventar davvero liberi occorre bruciare del tutto il proprio nome. Se caso mai ci riesco te lo faccio sapere.
Vado di palo in frasca, è certo, ma per pensare ti penso sempre.
A proposito: ho perso tutti i miei seguaci, ma non se ne è accorto nessuno, come probabilmente c'era da aspettarsi, nè io nè tantomeno loro.
Ammetto molto sconsolato che il mio presto è sempre il più tardi possibile.

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