sabato 27 ottobre 2012

MARE IN BURRASCA

    C'era un mare in burrasca da far paura. Uno spettacolo spaventoso eppure bellissimo. E io ero là in mezzo, che non sapevo proprio che fare. Se mettermi a guardare quello spettacolare fortunale, così sublime e terribile, oppure cercare di salvarmi. Marosi immensi, pioggia scrosciante e masse d'acqua gigantesche in continua ondulazione ciclopica. Non potevo salvarmi neanche se avessi voluto e lottato con tutte le mie forze. Così mi sono lasciato andare nella corrente e mi sono messo a guardare con il cuore in gola quello stupendo spettacolo che molti poeti hanno chiamato "furia della natura", altri "ira degli dèi".
    Ero là nella rabbia finalmente esplosa di tutti gli elementi, abbandonato a me stesso, aspettando l'esito del mio destino...
    A un tratto è apparso un veliero, che faticava enormemente a tenere il mare, tutti i velacci ammainati, ma pure andava avanti. Lì mi hanno aiutato e mi hanno tirato a fatica su.
    Su c'era un bar di periferia e servivano a tutti dei Campari rosso, che faceva davvero freddo e tutti eravamo bagnati. 
     "Un bicchiere al naufrago!", ha detto il comandante.
    Era Rudy l'accattone, che aveva appena venduto 10 statuette di ottone di un sollevatore di pesi... e ora con il ricavato offriva da bere a tutti durante un temporale da diluvio universale...

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