venerdì 26 ottobre 2012

IL FUMETTISTA

    Eravamo come in una specie di corridoio e c'era lì Adriano Rock che pontificava, intorno a lui 3 o 4 amici, tra cui anche qualche altro cantante famoso. Io stavo seduto a un tavolo. Avevo arrostito del buon manzo pugliese e avevamo appena finito di mangiare. Quando ad effetto Adriano dice:
    "Te, Joseph, dovresti tentare di fare qualche buon fumetto. Son sicuro che ci riusciresti".
    "Beh, per riuscirci forse ci riuscirei, ma io son scrittore perlopiù e soprattutto", dico io.
    "Secondo me riusciresti di più nei fumetti. Tipo quelli di Betty Page, per esempio", dice lui.
    "Con Betty Page riuscirei meglio in altre cose", dico io.
    "Tipo?", dice lui.
    "Un romanzo d'amore", dico io.
    "Ehi! Ehi! Sempre un pò esagerati voi scrittori", dice lui.
    "Ma non ero un fumettista?", dico io.
    "No, non sei un fumettista. Ho detto solo che riusciresti meglio nei fumetti", dice lui.
    "Ah, beh", dico io.
    Ci mettiamo tutti a passeggiare lungo il corridoio. Io arrivo alla fine del corridoio e mi metto seduto per terra. Gli altri continuano a passeggiare avanti e indietro.
    Io penso:
    "I personaggi famosi visti nella loro quotidianità sono dei rompicoglioni balordi come tanti, visti dal di fuori la gente invece chissà che si pensa..." 

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