martedì 16 ottobre 2012

RITORNO A CASA

    Me ne ritornavo a casa dopo tanto tempo. La strada di casa era tutta stretta e ci avevano costruito dei sentieri contorti, forse per non farci passare più le macchine, che in passato passando di lì a tutta velocità davano un sacco di fastidio.
     Sono entrato in casa e non c'era nessuno. Poi sono andato in cucina e lì c'erano i miei genitori. Appena mi ha visto mio padre Piccuscio Mezzociuccio mi ha detto: "Che sei venuto a fare? A dare come al solito fastidio? Vattene!".
    Io non gli ho risposto e sono andato da mia madre, che mi ha guardato e come al solito non ha detto niente. Non so assolutamente dire se era contenta o scontenta di vedermi. Forse mi ha sorriso, ma è stato solo per un attimo, poi ha dato subito ragione a quella chiasma di suo marito.
     Stavano facendo i loro soliti mestieri di contadini quando fuori è freddo e non si può andare in campagna.
    Io allora me ne sono andato via senza dire niente. Tutto come al solito. Mi son cercato una pensione al paese vecchio, ho preso una camera e me ne sono andato a dormire, che il viaggio per arrivare in Grecia era stato particolarmente lungo e faticoso.

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