Me ne stavo nella mia vecchia casa ringhiera di via Lodovico il Moro. Era notte e sul prospetto della casa c'era un casino da non dire, vecchi tromboni, prostitute, delinquenti. Allora io me ne sono andato dietro, sul lato dell'orto e lì ho occupato abusivamente un appartamento. Non mi ha visto nessuno, "ma prima o poi se ne accorgeranno, e mi sbatteranno fuori senza pietà", ho pensato. Ma per il momento me ne potevo stare tranquillo. Così ho messo a posto la casa alla meno peggio e mi sono sistemato.
Appena mi hanno scoperto gli inquilini miei vicini di casa, tutti poco di buono, si sono detti:
"Con lui possiamo fumare finchè vogliamo, non può farci nessun tipo di problemi. E' un balordo abusivo pure lui". E subito si sono messi a sfumacchiare come locomotori scassati in rimessa.

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